Cronaca romana

Roma, maggio 1951

Bogart, Bacall, Tracy, Hepburn, Arlene Dahl, Lex Barker: tutti a Roma, di passaggio, per diporto, in luna di miele o per affari.

Spencer, ovvero «il padre della sposa », dal titolo del suo più recente film uscito nelle sale cinematografiche, è arrivato a Napoli a bordo del piroscafo Independence con la febbre a 38°. Il medico di bordo lo visitò e lo sconsigliò di scendere a terra; anche se la temperatura di Spencer era dovuta ad una leggera forma influenzale. Ma i dirigenti della Metro lo persuasero a non proseguire in piroscafo per Genova, anche se questa fu poi la versione ufficiale, la quale sostiene inoltre che Tracy è diretto in Svizzera per un periodo di vacanze non ancora definito. Particolare curioso: durante il viaggio su una vecchia Chrysler da Napoli a Roma, giunto in prossimità di Cisterna, il popolare attore fu aggredito da un attacco di febbre e pertanto chiese e ottenne una sosta. I dirigenti della Metro furono costretti allora a far sgombrare un bar a l’attigua sala di biliardo per evitare che il popolare attore potesse essere riconosciuto e assediato; e grazie a questo stratagemma la prima avventura italiana dell’attore americano si concluse felicemente.

A Roma, Tracy si riposò ventiquattr’ore in un appartamento del Grand Hotel prima di proseguire, come si dice, in aereo per la Svizzera. Tracy ha cercato di tenere lontani gli ammiratori, conferenze stampa, cacciatori di autografi, giornalisti. Ma quando la cortina di ferro che lo circondava venne superata, a Napoli sul piroscafo, egli si lasciò intervistare e fotografare e trattò tutti con molta affabilità. Tracy non sa una parola d’italiano, ha con sé cinque valigie, e durante la traversata ha fatto amicizia con un signore sulla quarantina, di nazionalità americana, che gli è rimasto sempre a fianco e lo chiama affettuosamente zio. Alcuni affermano che il singolare nipote di Tracy sarebbe Mr. Beniamin Thau, magnate di Culver City. È da escludere comunque che Tracy reciti nella prossima estate in Italia perché il film Gelosia con la Pierangeli, e di cui Spencer è il protagonista, verrà girato interamente in America, e l’altro film When in Rome avrà come protagonista non più Spencer ma Van Johnson.

Quasi « giallo » invece l’arrivo di Katharine Hepburn. Due o tre giornali romani hanno riportato la fotografia dell’attrice e particolari del suo arrivo. Ma invano giornalisti e fotografi hanno cercato di scovarla in qualche albergo. In realtà sembra che Kate sia soltanto passata da Roma, fermandosi per un’ora all’aeroporto, da dove ha proseguito — sempre in aereo — per il Cairo. Non appena scesa dall’apparecchio, a Ciampino, l’attrice è stata circondata da una piccola folla di curiosi. La Hepburn indossava un completo estivo di taglio maschile, giacca e pantaloni di lana leggera color avana ed un soprabito di camoscio marrone. Falsa risulterebbe pertanto la notizia, data da un quotidiano, seconda la quale la Hepburn avrebbe preso alloggio all’Excelsior e poco dopo il suo arrivo si sarebbe incontrata con la Bacall e soprattutto con Bogart, cioè il suo prossimo compagno di lavoro: con lui dovrà infatti girare nelle prossime settimane in Africa, nell’Uganda, La regina dell’Africa, con la regia di John Huston. Sempre che le informazioni date dalla Ciampino Press non abbiano avuto lo scopo di distogliere l’attenzione della stampa e dei curiosi dalla diva.

La Bacall e Bogart invece continuano indisturbati a trascorrere le loro giornate romane; e non perché i giornalisti ed i fotografi si siano già potuti sfogare a loro agio. Bogart, stando alle informazioni più attendibili, si sarebbe mostrato scontroso con la maggior parte dei giornalisti. La Bacall naturalmente avrebbe seguito le orme del marito. Particolari piccanti sul soggiorno della coppia non se ne sono avuti. I due hanno avuto pochi contatti con il mondo cinematografico italiano e con l’high-life romana a differenza dei loro colleghi Taylor, Power, Welles etc. La Warner Bros, cioè la casa cinematografica che li ha sotto contratto, ignora i particolari del soggiorno nella capitale della coppia e chiede perfino notizie alle agenzie d’informazioni ed ai giornalisti. L’ultima volta i due sono stati visti all’incontro di calcio Roma-Sampdoria. Essi hanno seguito impassibili lo svolgimento del match senza dare segni di noia e neppure abbandonandosi a gesti di incitamento.

In piena luna di miele sono invece Arlene Dahl e suo marito Lex Barker. Si sono rammaricati di non aver potuto godere « il bel sole d’Italia » a causa delle pessime condizioni atmosferiche di questo maggio insolitamente piovoso, plumbeo, cupo. I due « colombi » sono stati a Firenze e a Capri. La preoccupazione maggiore di Arlene, che nel corso di una conferenza stampa si è lasciata abbondantemente intervistare da chiunque le si avvicinasse, giornalista o curioso, sembra essere quella di non far brutta figura con il marito, tanto più che le nozze rischiarono di naufragare pochi giorni prima della data fissata, per un litigo piuttosto grave scoppiato fra i due. La bella Arlene d’altronde non è da invidiarsi: contentare Lex, il nuovo Tarzan di Hollywood, non deve essere troppo facile. Arlene (che, tra parentesi, è di origine norvegese) dorme otto ore al giorno e si sottopone a lunghe passeggiate per mantenere la linea. È entusiasta degli scampi all’olio, un piatto che non conosceva. Parlando di teatro, vorrebbe interpretare La signora dalle camelie e La vedova allegra.

A proposito di luna di miele, il classico non c’è due senza tre ed alcune indiscrezioni che circolano nell’ambiente della radio italiana, escludono che il contemporaneo arrivo di Spencer e di Katharine sia del tutto casuale. Se i due famosi attori si trovassero quindi attualmente in una villa nei dintorni di Roma, segretamente riuniti per ragioni squisitamente cinematografiche, non dovremmo stupirci.

Assai più importante per la nostra produzione può considerasi invece l’arrivo del regista Jean Renoir, chiamato per dirigere La carrozza del Santissimo Sacramento nel prossimo agosto, in sostituzione di Luchino Visconti precedentemente officiato. Renoir ha ultimato a Hollywood il montaggio del film The River, girato interamente in India, sulle rive del Gange, in technicolor. Renoir si è incontrato anche con la Magnani, che sarà la protagonista del film, tratto dalla commedia omonima di Mérimée, e si ha motivo di ritenere che il regista firmerà il contratto tra pochi giorni.

Renoir verrebbe così ad inserirsi nel quadro della produzione di quest’anno; un quadro veramente eccezionale se si considera che Germi sta per ultimare La città si difende; che De Sica e Rossellini si apprestano ad iniziare rispettivamente Umberto D. ed Europa 51; che De Santis, Blasetti ed Eduardo daranno il primo colpo di manovella dei loro prossimi film entro agosto; che Luchino Visconti dirigerà la Magnani in Bellissima nei primi di giugno e che i film con la Valli e la Mangano sono già in lavorazione.

Augusto Borselli
(Bis, Milano, 26 Maggio 1951 – testo archivio in penombra)

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