Roma, giugno
« Tanti film in Italia », osservammo la settimana scorsa. « Quali film? » ci domandiamo, però, oggi. E chiediamo le generalità. Documenti, prego. Ai cinque film Do Ut Des (cioè a quelli realizzati dal produttore Ypsilon quale costoso dovuto omaggio all’attrice del cuore); ai dodici film della Legione straniera (parlo dei film con soldi inglesi, attori americani , attrici svedesi, registi italiani, operatori turchi, tecnici del suono brasiliani e maestranze senegalesi); ai sei film Anno Santo (in corso di realizzazione con appoggi finanziari di istituti religiosi, di conventi, di parrocchie, di alti prelati e di sagrestani, film da scodellarsi agli ignari pellegrini, i quali, poi, saranno attratti dai vitaminici seni di Gina Lollobrigida — Gina, ogni volta che pronuncio il tuo cognome devo mettermi una caramella in bocca — oppure affluiranno in massa verso le abbaglianti passerelle degli spettacoli di varietà); ai sette otto film che parlano al vostro cuore e al portafogli dell’esercente, il cui motto è « Se non son cretini (i film) non li vogliamo », a queste categorie di film di moda, si è inserito in questi giorni, il « film per dispetto ».
Nannarella, infatti, udite, udite, si è immolata per dar vita a madame Magnani. Pur di girare un film nelle isole Eolie a tre ore di battello da Stromboli, l’Anna nazionale, ha rinunciato a 50-60 milioni e al suo caratteristico romanesco. Chiesti cento milioni, la Magnani avrebbe firmato per quaranta e avrebbe preteso inoltre una maestra d’inglese pagata dalla produzione. La Magnani reciterà in inglese i dialoghi di Erskine Caldwell, il noto scrittore americano, in questi giorni in Italia. La sceneggiatura del film Vulcano (titolo provvisorio) affidata in un primo tempo ad Antonio Pietrangeli e a Suso Cecchi d’Amico, è stata in seguito consegnata a Piero Tellini e a Victor Stoloff, aiuto regista del film diretto, com’è noto, da William Dieterle. Il Pietrangeli e la Cecchi, quando avevano già sceneggiato due terzi del soggetto di Renzo Avanzo, si vedevano presentare un nuovo soggetto, comprendente fra l’altro partigiani siciliani, pescatori tatuati che lottavano sul fondo del mare con fiocine e peccatori che si arrampicavano sulle montagne trascinando enormi massi per « mortificare i piedi »; chiedevano quindi la risoluzione del contratto ed ottenevano il milione pattuito. Al film prenderà parte, come palombaro, Rossano Brazzi. Nonostante la presenza di pescatori tatuati, palombari e altre piacevolezze, questo di Dieterle non sarà un film comico, non è prevista, peraltro, la partecipazione di Macario nel ruolo di « pesce luna». La seconda parte femminile verrà sostenuta da Geraldine Brooks, la ventiquattrenne attrice della Warner, affermatasi recentemente in Anime in delirio. La cifra che percepirà Brazzi (che le riviste americane chiamano Rosanno) sembra sia irrisoria. Selznick che, perduta la testa per Jennifer ha messo in liquidazione la sua azienda, avrebbe ceduto Brazzi come « scampolo ».
Di Alida, l’altra emigrata, vengono segnalate le bizze matrimoniali. Alida, dopo aver filato in perfetto accordo per quattro anni con Oscar De Mejo, ha deciso un bel giorno di chiedere il divorzio « per crudeltà ». La « crudeltà » del marito, secondo indiscrezioni, consisterebbe nel divieto che egli porrebbe alla espansione dell’affettuosa simpatia della moglie nei confronti del regista Carol Reed. Sono voci, precisiamo. Reed, la scoperta di Korda, autore di Le stelle stanno a guardare, di Il fuggiasco e di Idolo infranto ha diretto recentemente la Valli nel Terzo uomo con Cotten e Orson Welles. Il fascino di Carol avrebbe sconvolto il cuore di Alida tanto da spingerla alla grande decisione: il divorzio. Attendiamo conferme e particolari. Comunque, anche per questa ragione, oltre che per la infermità di Cary Grant, il film di Camerini Petrolio in Toscana, protagonisti appunto la Valli e Grant, la cui lavorazione avrebbe dovuto iniziarsi in Toscana già da parecchie settimane, minaccia di naufragare.
« I campioni d’inverno » delle sceneggiature furono Fellini-Pinelli, a pari numero con Steno-Monicelli, se non sbaglio. Ora che Steno-Monicelli si preparano a dirigere il film Al diavolo la celebrità con Marcel Cerdan, Miss America, Carlo Campanini e Mischa Auer (atteso a Roma di ora in ora) e che anche Federico Fellini, otterrà la laurea di regista nell’ottobre prossimo, con un film della Lux, sono passati in testa e hanno forti probabilità di conseguire il titolo di « campioni d’estate », fra gli sceneggiatori, Goffredo Colonna e Giorgio Moser, autori del treatment di I pirati di Capri. Colonna e Moser sono gli autori del soggetto e della sceneggiatura di Orsa maggiore, una storia ambientata in Gibilterra sui mezzi d’assalto della Marina italiana, le cui riprese si inizieranno il 20 agosto. La regia di Orsa maggiore, prodotto dalla Vulcania sarà di Giorgio Bianchi; probabili interpreti: Alberto Sordi e Constance Dowling. Rotta verso l’alba, di ambiente marinaro, regista Francesco De Robertis sarà prodotto da italo-americani in settembre, con soggetto e sceneggiatura di Colonna e Moser. Sempre di Golfiero Colonna e di Giorgio Moser è la biografia romanzata del col. Lawrence che verrà portata sullo schermo in ottobre col film Lo sceicco bianco. Il film si girerà nel Sudan, vi parteciperanno uno o due attori italiani ed avrà come probabili protagonisti Victor Mature e Yvonne De Carlo. E di chi è l’idea del film che Lattuada vorrebbe dirigere in Argentina, nella Terra del Fuoco, tra gli italiani colà emigrati recentemente? Naturalmente, e ancora, di Giorgio Moser e di Golfiero Colonna. I due vanno proprio a gonfie vele. Comunque, è il caso di dire che se saranno Rose(r) fioriranno.
Giorgio, arrossisci; per trovare una freddura adattabile al tuo cognome ho speso dieci minuti e ho rovinato la mia reputazione; la ignobile battuta mi varrà in compenso una scrittura per un film comico con Dapporto o Taranto..
Altri film di cui si parla? Il cielo è rosso, per esempio, dovrebbe segnalare il debutto di Claudio Gora come regista. Jacques Sernas, attualmente in Africa Settentrionale, si augura che i suoi impegni gli permetteranno di essere il protagonista del film tratto da un romanzo di Giuseppe Berto. Giorgio Bianchi ha iniziato le riprese del film Il signore desidera con Ciro, Iris e il Geppa, i tre eroi di Sotto il sole di Roma; al film dovrebbe prendere parte anche Fabrizi, ma Aldo ha sparato troppo forte. Flavio Calzavara (toh, chi si rivede) su soggetto di Germi, Mangione e del commissario di P. S. Marrocco, realizzerebbe un film poliziesco dal titolo Squadra mobile. Si è parlato anche dei promessi sposi moderni che dovrebbe dirigere De Santis da un’idea di Italo Dragosei. Dragosei, però, ne aveva parlato a Germi. Forse, impegnato con i Terroni il regista di In nome della legge avrà esposto a De Santis l’idea di Dragosei. Aria natia invece, non è, come sembrerebbe a prima vista, un film voluto e potenziato dall’Ente del Turismo, ma un soggetto di Fulvio Palmieri che il produttore Aldo Raciti porterebbe sullo schermo affidando due ruoli importanti ad una coppia di giovani comici. Paola Barbara (dulcis in fondo), la Silvana Mangano dell’anteguerra, sarà Messalina nel nuovo film della Tiber Film che s’intitolerà Nerone e Messalina. Si fanno i nomi di Cervi e Gassman, rispettivamente per le parti di Nerone e Petronius. Però se Cervi sarà veramente Nerone, Fabrizi incendierà Roma, in preda a furore demoniaco: interpretare Nerone è infatti il vecchio sogno del popolare attore romano. Parlavamo della Mangano? Silvana è in luna di miele col produttore Dino De Laurentiis sulla Costa Azzurra, a Parigi e a Londra. Anche noi abbiamo avuto, in tal modo, la nostra luna di miele. E mentre Rita, sposando Alì, ha perduto lo scettro di Hollywood, Silvana al contrario, unendosi con Dino, ha aumentato le sue possibilità di conquistare lo scettro di Cinecittà.
Augusto Borselli
(Bis, Milano, 18 giugno 1949 – testo archivio in penombra)