Cinecittà ultimissime 25 giugno 1949

L’amore si è rivelato, quest’anno, il nemico pubblico n. 1 del cinema; esso ha ghermito, infatti, dagli schermi, le principali attrici internazionali. Se le passioni continueranno a sconvolgere i cuori delle star, il cinema, alla fine del 1949, sarà vedovo. Alla sensazionale rinuncia di Rita Hayworth, al mancato accordo Valli-Lux per il film in Toscana, definitivamente naufragato in seguito, anche, alle imminenti nozze (sempre stando alle voci) di Alida col regista Carol Reed, e al dramma di Anna Magnani, che si accinge ora a ritornare sullo schermo, dopo molti mesi di assenza, si aggiunge oggi il colpo di scena Mangano. Silvana Mangano, la più contesa neo-attrice italiana, che dal luglio 1948 al luglio 1949 ha girato Riso amaro e Il lupo della Sila ed era stata scritturata per Non c’è pace tra gli ulivi, Miss Italia di Lattuada e forse L’imperatore di Capri con Totò, si è ritirata dal cinema a ventiquattr’ore dall’inizio del nuovo film di De Santis. Era stata convocata la troupe di Non c’è pace tra gli ulivi, comprendente appunto gli attori Mangano, Vallone, Lulli, Dante Maggio, Maria Grazia Francia, Michele Riccardini, i collaboratori alla regia Gianni Puccini e Basilio Franchina e l’operatore Piero Portalupi che ha sostituito all’ultimo momento Otello Martelli, ancora impegnato con Rossellini. Ma, quando già nei pressi di Fondi, in Ciociara, De Santis si apprestava a dare il primo ciak, il produttore Dino De Laurentiis, fidanzato della Mangano comunicava a De Santis e a Forges Davanzati, organizzatore generale del film, che, per motivi sentimentali e privati molto importanti, Silvana non avrebbe potuto partecipare al film. De Santis si è comunque messo immediatamente alla ricerca della nuova protagonista che dovrebbe essere un tipo di pastorella bruna, giovane e prosperosa, per la quale Lulli e Vallone lottano all’ultimo sangue. Si è pensato alla Lollobrigida che, però, è impegnata con Anselmo ha fretta di Franciolini; sono state escluse per “incompatibilità col personaggio” la Sanson, Mariella Lotti, Silvana Pampanini, Dina Sassoli e altre dive e neo-dive; comunque De Santis si mantiene abbottonatissimo ed è probabile cha la scelta cada su una nuova scoperta. A questo proposito il regista di Caccia tragica e di Riso amaro ha effettuato trentadue provini alla Titanus ad aspiranti attrici.

Anche Lattuada, assai probabilmente, sostituirà la Mangano, che avrebbe dovuto essere la star del suo nuovo film sulle Miss, con una nuova recluta. Alberto sta intanto completando accuratamente la sceneggiatura, con la collaborazione di Elsa Morante. Il film s’inizierà a fine luglio a Pavia in esterni; altre scene verranno girate a Stresa e negli stabilimenti di Milano. Nel mese di agosto verrebbe dato il primo ciak di altri due film della Lux: nei castelli di San Marino, la Francesca da Rimini, organizzazione generale di Valentino Brosio, regia di Matarazzo; e a Roma in una località balneare Adamo ed Eva, regia di Mattoli, protagonisti Macario e la Barzizza. Ancora non è stato trovato il titolo del nuovo film di Germi che illustrerà le drammatiche peregrinazioni di un gruppo di siciliani dalla punta estrema della Penisola fino alla Valle d’Aosta, per emigrare in Francia. Germi avrebbe intitolato il suo film Verso la vita se, purtroppo, non fossero già noti gli altri due film con lo stesso titolo di Ekk e Jean Renoir. Da dieci giorni, invece, Mario Soldati lavora alle riprese del film prodotto da Carlo Ponti e tratto dalla commedia di De Filippo Quel bandito sono io. Gli interpreti di questo nuovo film, tutti inglesi, sono Robert Beatty, la seducente Jean Kent, Rona Anderson e Margaret Rutherford. Alcuni esterni del film saranno girati a Napoli nei primi di luglio. In tutti gli altri stabilimenti di posa si gira, intanto, vorticosamente. Perfino la Celere è intervenuta in questi giorni fragorosamente ed energicamente nel film. Avvisata da un guardia notturna sin troppo scrupolosa, la Celere bloccava l’altra notte a Roma via Sistina, sequestrando centinaia di vecchi moschetti mod. 91, completamente scarichi, e fermando gli uomini che li stavano ammassando in un camion. I fucili non erano oggetto di un traffico clandestino di armi da parte di gruppi politici o di una banda di gangsters, ma costituivano la dotazione dei militari-comparse del film Yvonne la Nuit, il film di Peppino Amato, terminato ieri con esterni di Trastevere. Chiarito l’equivoco, le vecchie armi sono ritornate alla direzione di Artiglieria che le aveva concesse ad Amato dietro regolare permesso del Ministero della Difesa. Il dinamico Amato sta per mettere presto in cantiere alla Titanus il suo secondo film dell’anno Domani è troppo tardi diretto da Leonida Moguy, l’autore di Prigione senza sbarre. Il film non avrà interpreti di grido, ma costituirà il trampolino di lancio nel cinema di alcuni ragazzi scelti dopo una severissima selezione. Sempre alla Titanus prosegue intento la lavorazione del film Chi è senza peccato, annunciato col titolo provvisorio di Bufera d’amore, protagonisti: la Sanson e Nazzari.

Febbrile attività anche alla Scalera, dove al ritorno di Orson Welles dal Marocco (Orson sta girando con Tyrone Power e Cécile Aubry Il romanzo della rosa nera, diretto da Hathaway), proseguiranno le riprese di Otello. Si danno inoltre come imminenti gli inizi di lavorazione dei film L’amante dell’orsa maggiore, in doppia versione italo-inglese; La strada buia con Constance Bennett e Binnie Barnes; Una voce sul tuo cuore con Vittorio Gasman, Constance Dowling, Tito Schipa e Gianna Pederzini e infine Benvenuto reverendo con Aldo Fabrizi.

Sempre per i primi d’agosto è previsto il primo ciak del film Se io fosse deputato su soggetto di Marchesi e Metz regia di Simonelli, interpreti Nino Taranto, Rossana Martini, Gloria Iven, Ada Dondini, Nando Bruno e Italia Marchesini. Alla Stazione Termini e all’aeroporto di Ciampino continua l’afflusso di divi stranieri in Italia per lavoro e per diporto. A Joan Bennett sono seguiti Mischa Auer e Clifton Webb, accompagnato dalla madre. Del lungo soggiorno romano del popolare eroe di Governante rubacuori ci occuperemo nel prossimo numero. Sono pure a Roma la famosa diva del muto Lillian Gish, Nancy Carroll e Myrna Loy proveniente da Venezia. Attesi di ora in ora: René Clair, Constance Bennett ed Errol Flynn. L’Excelsior, l’albergo Hassler e via Veneto pullulano di divi stranieri. Ieri sera in un salone dell’Excelsior conversando amabilmente con Mischa Auer (russo americano), la ballerina del Colon di Buenos Aires, Alba Arnova, l’ex direttore del Mocambo Califano, Marilyn Buferd (Miss America), Mariella Lotti, Odile Versois (la giovane attrice francese che prende parte ad Anselmo ha fretta) ed il tenore Ferruccio Tagliavini. Gli illustri ospiti si esprimevano nelle loro lingue, il russo, lo spagnolo, l’inglese, il francese, ma ognuno di essi pronunziava qualche parola di italiano. Congedandosi, Mischa Auer invece di « A presto » disse « A pronto! ».

Augusto Borselli
(Bis, Milano, 25 giugno 1949 – testo archivio in penombra) 

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