I primi film in Technicolor realizzati in Italia

Eravamo sette sorelle regia di Nunzio Malasomma

Febbraio 1938

La Leonardo Film costituita e diretta da Giovanni Hanau e di cui è presidente Marco Elter, ha ultimato in questi giorni, dopo due mesi e mezzo di lavoro, le riprese del primo gruppo di tre films in Technicolor realizzati in Italia.
Macchine operatori e tecnici sono ritornati a Londra; mentre a Roma — sotto la guida dei rispettivi registi Blasetti, Francisci e Gentilomo, dello stesso produttore Hanau e del direttore di produzione Gastone Bosio — si procede al montaggio ed a giorni s’inizierà anche la sincronizzazione.
Questi tre films italiani sono stati, in ordine di tempo, Roma regista Giacomo Gentilomo, La montagna di fuoco (Vesuvio, Pompei, Napoli e Sorrento) regista Pietro Francisci, e La caccia alla volpe nella campagna romana regista Alessandro Blasetti.
Dal materiale fin’ora visto (operatore Jack Cardiff), il provino fotogenico delle varie nostre riprese è riuscito in maniera perfetta e ancora una volta si conferma che l’Italia è veramente il Paese ideale per esterni a colori.

Ultime sul Fieramosca. Alessandro Blasetti pensava già dal 1934 ad un Fieramosca e ne fece, anzi, per la Lido Film lo studio preliminare. Ma il costo parve troppo elevato per il programma di produzione della società che sospese l’iniziativa. Il germe dell’opera continuava fervere, però, nella mente di Blasetti; talché, realizzati Vecchia Guardia, Aldebaran e Contessa di Parma, l’animoso regista ritornò decisamente all’idea di portare sullo schermo Ettore Fieramosca, figura che amava sopra tutto perché, dalla collaborazione della sua fantasia con i dati storici che aveva rilevati, essa era sbocciata completamente diversa da quella che è l’eroe del d’Azeglio.
A metà del 1937, Blasetti decise di farla finita con le elucubrazioni e le esitazioni e cominciò a preordinare la realizzazione del film. Gli ostacoli non erano pochi, specialmente di natura finanziaria, e non soltanto finanziaria. In un primo tempo, sembrò che la realizzazione potesse essere fissata a fine settembre dello stesso 1937; poi dal settembre si dovette passare al dicembre. Ma in dicembre, finalmente, rimossi gli ultimissimi ostacoli, costituita la società, realizzato un piano finanziario completo, grazie all’assistenza della Direzione Generale per il Cinematografo, il film è partito, entrando cioè nella fase contrattuale e concretamente preparatoria.
Tra le cose curiose che si riferiscono a questo film, è interessante sapere che la società produttrice trae il nome da un’unità di caccia della nostra flotta (il Nembo). Il motivo di questo battesimo è legato a una coincidenza augurale: il giorno stesso della costituzione della società, il fratello di Alessandro Blasetti assumeva il comando del Nembo.
Il primo colpo di manovella dell’Ettore Fieramosca verrà dato a Roma tra il 10 e il 15 marzo. Il film sarà presentato alla Sesta Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

Si è costituita a Roma la Latina Film che sotto la presidenza del Signor Giorgio Chabert si propone di intensificare la fabbricazione di pellicole in doppia versione, italiana e francese.

La Era Film continua la preparazione del Rigoletto. Vengono eseguiti altri provini poiché si vuole portare sullo schermo attori ed attrici nuovi.

La Roma Film dopo il grande successo internazionale conseguito con Squadrone bianco ha ora organizzato il nuovo film Equatore su scenario di Alessandro De Stefani.

(immagine (Eravamo sette sorelle, regia di Nunzio Malasomma) e testo archivio in penombra)

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