Giugno 1938
I registi non amano essere intervistati, perdere il tempo in chiacchiere inutili quando il loro lavoro è così intenso, difficile, appassionante e spesse volte duro! Tanto meno poi amano scrivere articoli od autobiografie in cui si parli molto della loro vita, delle loro aspirazioni, del loro lavoro. In via eccezionale, tanto per non mostrarmi orso irsuto e ringhioso, questa volta farò un piccolo strappo e parlerò brevemente della nuova fatica cinematografica che proprio in questi giorni sto portando a termine.
Sono a Livorno di passaggio, dove sto girando alcuni esterni caratteristici per il mio film la cui vicenda si svolge tutta proprio in questa città. L’orologio a cucù è la derivazione cinematografica dell’omonima commedia cui sono state apportate però due variazioni; l’epoca dell’azione è stata trasportata del 1848 al 1816, cioè durante il famoso blocco dell’Elba, ed il luogo dalla provincie napoletane a Livorno.
Ho come collaboratori ed attori persone di rara intelligenza e duttilità. Il mio giovane aiuto nella regìa è Franciolini, appassionato e sempre attento, e l’operatore Stevnesi mi coadiuva nella ripresa con gusto di ambientazione finissima, tale che a volte mi sorprende realmente per la perspicacia dimostrata nel cogliere esattamente i particolari più difficili dell’epoca in cui si svolge il film. Una cura particolare Stevnesi mette nel fotografare gli eleganti costumi di Sensani, le scene gustose di Brosio.
Gli attori non hanno bisogno di essere presentati o comunque commentati. Sono: Vittorio De Sica, Giuditta Rissone, Guido Ceseri, Lamberto Picasso, Guglielmo Sinaz, Bernabò, Augusto Marcacci; fra tante celebrità due novizie: Oretta Fiume e Laura Solari, le vincitrici del concorso Era Film.
Oltre agli esterni in Livorno, altri ne sono stati girati a Civitavecchia dove nel porto era ancorata la nave Angiolina, appositamente ricostruita e comandata dal capitano Vittorio De Sica, reduce dall’America. Altri esterni e tutti gli interni sono poi stati girati a Cinecittà.
Le musiche che accompagnano l’azione sono state appositamente scritte da Franzi e Rieti; quest’ultimo ha scritto una canzone con parole di Gilles Durant, allievo di Ronsard della fine del ‘500.
Camillo Mastrocinque
Il primo giugno è entrato in lavorazione negli stabilimenti della Caesar il film di produzione Scalera per la regia di Mario Bonnard: Jeanne Dorée. Gli interpreti sono: Emma Gramatica, Filippo Scelzo, Margherita Bagni, Sergio Tofano.
I Fratelli Scalera hanno ufficialmente inviato a Greta Garbo una offerta di cinque milioni per l’interpretazione di un film a carattere internazionale la cui trama dovrà avere per sfondo Napoli e Venezia. Il lavoro dovrebbe avere per regista, probabilmente, Frank Capra.
Alcuni giovani elementi del Centro Sperimentale sono stati scritturati dalla Ditta Fratelli Scalera. Fra questi prescelti ci sono: Otello Toso, Mariella Lotti e Virgilio Gottardi il quale ha stipulato un contratto per due anni con un’opzione per il terzo.
Si è iniziata a Cinecittà la lavorazione del film della Juventus Fuochi d’artificio tratto dalla commedia di Chiarelli, per la regia di Gennaro Righelli e la direzione di produzione di Raffaelle Colamonici. Gli interpreti sono Amedeo Nazzari, Gary Land, Anita Vanni, Giuseppe Porelli, Luigi Carini, Romolo Costa, Itala Volpiana, Anna Valpreda.
Il 5 giugno l’Astra Film inizierà a Cinecittà la lavorazione dell’annunciato film Le due madri, tratto dal soggetto di F. Murolo e Amleto Palermi. Lo stesso Palermi dirigerà il film, interpretato da Vittorio De Sica, Maria Denis, Bella Starace Sainati e Lydia Johnson.
Il 20 giugno verrà iniziato alla Farnesina un nuovo film dal titolo Lo sposo dei re, tratto dalla commedia di Ugo Falena. Questo film verrà prodotto dall’Apulia Film società dovuta all’iniziativa di un amministratore unico che, rarissimo nella produzione cinematografica italiana, è una donna: la signora Dina De Angelis. La regia è stata affidata a Coletti.