Riparliamo di una Cineteca

Sala di proiezione al Centro Sperimentale di Cinematografia

Il signor De la Palisse avrebbe sostenuto che l’arte è eterna solo quando si può conservare l’opera d’arte. La distruzione della biblioteca d’Alessandria gli avrebbe dato ragione. Quante delle opere d’arte che la biblioteca conteneva e che non sono giunte fino a noi, ci avrebbero rivelato dei genii che sono rimasti invece sconosciuti ai posteri?

Quanti dei film che si proiettano oggi, riveduti di qui ad un secolo non susciteranno che un interesse mediocre, e quanti invece si presenteranno come opere realmente importanti che i critici del nostro tempo non hanno saputo discernere nel mezzo di una produzione così vasta e così continua? Anche per la cinematografia il principio della conservazione vige come per le altre arti. Forse di più; perché il film è materia di rapido commercio e quindi il suo giro si esaurisce in un tempo che paragonato a quello della letteratura, e ancor più a quello della pittura, della scultura, della musica e dell’architettura, è semplicemente infinitesimale.

Si rende quindi indispensabile arrivare alla costituzione di quella Cineteca di Stato che è già in nucleo presso il « Centro Sperimentale di Cinematografia » ma alla quale i modesti fondi del Centro stesso non possono dare che un gettito relativo.

Occorre sia votata una legge (in certe materie le soluzioni più decisive sono sempre le migliori) che obblighi i produttori, i noleggiatori o gli importatori a versare una copia del loro film alla Cineteca del Centro Sperimentale su semplice richiesta del Direttore del Centro stesso. In tal modo tutte quelle opere che potranno essere degne di una qualche attenzione anche di qui a dieci, venti o cento anni, avranno una loro sede, una loro conservazione, una loro catalogazione.

Ma a questa legge osta a tutt’oggi una consuetudine commerciale per la quale il film è dato in sfruttamento ad una casa determinata con la condizione che passato il periodo determinato dal contratto di sfruttamento tutte le copie del film (e il negativo stesso) debbono venire distrutte. Consuetudine che è rimasta come un segno dei tempi nei quali i noleggiatori, dopo di aver pagato una certa cifra per un determinato numero di passaggi di un film, continuavano arbitrariamente i passaggi, intascando il maggior guadagno. Tempo nel quale il controllo dei passaggi era estremamente difficile, se non impossibile. e la buona fede cinematografica non era proprio quello che si suol dire d’acciaio.

Non è nemmeno necessario abrogare questo principio commerciale. Basta fare ad esso, per legge, una eccezione per il negativo o per una copia lavanda da rimettersi al Centro Sperimentale. Naturalmente il Centro, che non fa professione di noleggiatore, non eserciterà con questa copia o questo negativo dei passaggi abusivi per suo conto. Ma se ne varrà per tutti quegli scopi culturali che sono necessari non solo alla istruzione dei suoi allievi ma anche, nel futuro, ad una reale conoscenza della cinematografia nei suoi sviluppi e nella sua storia.

Oggi ancora qualcuno può rammentare i progressi della cinematografia almeno nel giro di una trentina d’anni. Ma domani, quando questi estremi pionieri del pubblico cinematografico saranno scomparsi (fra cent’anni, s’intende), resterà sul periodo d’inizio della cinematografia, che è ancora per questa, come per tutte le arti, il periodo più interessante, quello del travaglio creativo, una vera e propria lacuna. Che potrà essere colmata solo se si riuscirà a radunare presso il Centro un materiale didattico sufficiente di ieri, di oggi e di domani.

Jacopo Comin

Roma, Agosto 1937

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.